- lo
- loA art. determ. m. sing. (si usa davanti a parole m. sing. che cominciano per vocale o per gn, ps, s impura, x, z e anche davanti a parole che cominciano per i, y, j (se quest'ultima ha suono di vocale) seguite da vocale; davanti a parole che cominciano con gruppi consonantici rari come cn-, ct-, ft-, mn-, pt-. Davanti a parole che cominciano per pn, l'uso colto prevede l'art. lo (lo pneuma; lo pneumococco); l'uso comune sempre più spesso l'art. il (il pneumatico). Si elide generalmente davanti a parole che cominciano per vocale: lo gnomo; lo psicologo; lo zucchero; l'errore; l'uomo; lo juventino | Fondendosi con le prep. proprie semplici, dà origine alle prep. art. m. sing. allo, collo, dallo, dello, nello, sullo). B pron. dimostr. e pers. di terza pers. m. sing. 1 Lui, esso (come compl. ogg. riferito a persona o cosa, in posizione sia encl. sia procl.): lo vide venire; eccolo; non l'ho più visto; te lo porterò. 2 Ciò (con valore neutro): tu lo sapevi; dillo; lo dicevo io!; lo sapevo che saresti venuto! 3 Tale (davanti al v. ‘essere’): si ritiene furbo ma non lo è. (V. nota d'uso ELISIONE e TRONCAMENTO)
Enciclopedia di italiano. 2013.